L'importanza del panchetto, in bagno!
- ostetrica_alessia
- 4 feb 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Fai la cacca e la pipì con il panchetto!!
L'idea del panchetto ha cominciato a diffondersi moltissimo dopo questo video simpaticissimo dello Squatty Potty.
In effetti ci mostra perfettamente come l'abitudine di fare la pipì e la cacca seduti sul water e non più in posizione accovacciata, come avveniva anni fa, rende difficoltosa la stessa azione urinaria e defecatoria.
Anatomicamente nella regione pelvica noi abbiamo i tre organi, vescica, utero e retto, che grazie ai legamenti e ai muscoli del pavimento pelvico vengono mantenuti in sede e capaci di regolare la continenza degli sfinteri.
I muscoli del pavimento pelvico chiudono in basso la pelvi e, senza citare tutti i fasci muscolari che lo compongono, uno in particolare controlla la continenza e lo svuotamento del retto.
Parliamo del muscolo puro-rettale, quello lì che compare nel video dell'unicorno e che presenta differenze quando viene usato il panchetto e quando, quest'ultimo, non si usa.
Perché?
Tornado alla posizione accovacciata, un tempo noi eravamo abituati a stare molte più ore nella posizione accovacciata, la quale anche per i propri bisogni, risulta più confortevole e di maggiore aiuto.
Piano piano abbiamo abbandonato questo modo di essere seduti per poterci adattare alla società e ai modelli che aveva deciso di presentarci. Modelli perfetti che camminano su due piedi, non sanno stare accovacciati e, per i loro bisogni, usano un gabinetto che costringe in bacino a formare un angolo di 90° rispetto alle ginocchia.
Quello stesso angolo fa sì che il muscolo puro-rettale rimanga invariato al momento della defecazione continuando a "strozzare" il retto e pretendendo che le feci per uscire superino la curva e poi attraversino la parte finale del canale.

Cosa che non succede nella posizione accovacciata.
Ecco perché ci è venuto in aiuto il panchetto. La posizione che l'unicorno assume nel video attraverso l'utilizzo del panchetto mantiene le ginocchia più alte così da non formare l'angolo di 90° rispetto al piano pelvico.

In questo modo garantisco il rilassamento del muscolo puro-rettale e, automaticamente, una discesa più lineare alle feci.
Ne beneficia il pavimento pelvico, il quale non sarà sottoposto a forti stress dati dalla "spinta addominale" che la persona esegue per defecare, riducendone, al tempo stesso, il rischio di incontinenza.
Ne beneficia, altresì, la persona che ridurrà la propria, eventuale, stipsi.
Prenditi cura del tuo benessere cominciando dalle "piccole" azioni che migliorano la salute del pavimento pelvico.
Ostetrica dott.ssa Alessia Astone
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